Achille Funi. Un maestro del Novecento tra storia e mito

Achille Funi. Un maestro del Novecento tra storia e mito

Con Italo raggiungi comodamente Ferrara e puoi visitare la mostra "Achille Funi. Un maestro del Novecento tra storia e mito" a Palazzo dei Diamanti dal 28 ottobre 2023 al 25 febbraio 2024 con una speciale promozione*

FUNI banner web 2078 x 806 rid

 

L’esposizione prende avvio dalle prime prove accademiche del giovane Funi, per poi lasciare spazio ai capolavori futuristi, come Uomo che scende dal tram e Il motociclista del 1914, che hanno suscitato l’ammirazione dell’amico Umberto Boccioni per la capacità di esprimere «attraverso pure forme e puri colori, una emozione plastica». Dopo le toccanti testimonianze della prima guerra mondiale, il percorso mette in luce il cruciale apporto dell’artista alla stagione del Ritorno all’ordine e alla restaurazione delle forme classiche. La fase del dopoguerra è rappresentata da opere di transizione, realizzate nel segno di Cézanne, della pittura metafisica e dell’adorato Leonardo, come Genealogia (La mia famiglia) del Mart di Rovereto o Il bel cadavere (Le villeggianti) del Museo del Novecento di Milano; seguono i capolavori del Realismo magico, la cui atmosfera di incantato stupore attinge alla cultura figurativa quattro-cinquecentesca: oltre a Maternità e La terra, anche L’acqua, presentata in questa occasione per la prima volta dopo oltre un secolo. Sono inoltre esposte alcune pietre miliari di “Novecento”, il movimento coordinato da Margherita Sarfatti, che raduna i più autorevoli esponenti di un moderno e maestoso classicismo: ne sono un esempio il leonardesco Autoritratto da giovane del Museo d’arte della Svizzera Italiana di Lugano, la picassiana Saffo, la raffaellesca Lettura domenicale della GNAM di Roma o l’androgina Venere del Musée cantonal des Beaux-Arts di Losanna.

Negli anni Trenta e Quaranta Funi ha continuato a ricercare i segreti perduti dei maestri antichi rileggendo i generi della storia dell’arte in una chiave allo tempo stesso moderna e nostalgica: dal ritratto alla pittura storico-mitologica, testimoniata da Publio Orazio uccide la sorella della Nationalgalerie di Berlino, dalla natura morta al paesaggio (Il Foro romano delle GAMC di Ferrara).

L’esposizione si conclude con la stagione della pittura murale. Assieme a Sironi, Funi ha dato nuovo slancio alla tradizione italiana dell’affresco e del mosaico, impegnandosi nelle campagne decorative che proiettano i miti collettivi della nazione sulle pareti di edifici monumentali. Gli ideali civili che animano l’artista si riversano in questa forma d’arte di spiccata valenza sociale, incarnandosi in un’epica grandiosa in cui rivivono i venerati modelli di passate civiltà gloriose. La rassegna offre, inoltre, l’occasione per riscoprire Il Mito di Ferrara, imponente impresa decorativa che Funi ha realizzato per la Sala dell’Arengo del Palazzo Municipale della città estense. Il ciclo rappresenta la summa dei grandi progetti murali che il ferrarese ha affrescato negli anni Trenta e Quaranta a Milano, Trieste, Roma e Tripoli, di cui si può ammirare in mostra una superba selezione di cartoni preparatori.

 

 

*promozione riservata agli intestatari di un biglietto ferroviario ITALO, da/per Ferrara avente data di viaggio precedente e/o successiva al massimo di 2 giorni rispetto alla data dell’ingresso all’Evento, possibilità di acquistare un biglietto d’ingresso a prezzo “ridotto” (11€ ) anziché “intero” ( 13 €)  sia alla biglietteria della mostra sia online tramite il sito di Palazzo dei Diamanti oppure sul sito www.vivaticket.com ; gli aventi diritto dovranno in ogni caso esibire il titolo di viaggio alla biglietteria dell’Evento per avere diritto allo sconto sul prezzo del biglietto

Stai utilizzando un browser non supportato.
Scaricane uno più moderno per visualizzare questo sito.