Guido Harari. Incontri e Agostino Arrivabene. Thesauro

Guido Harari. Incontri e Agostino Arrivabene. Thesauro

Con Italo raggiungi comodamente Ferrara e puoi visitare le rassegne "Guido Harari. Incontri e Agostino Arrivabene. Thesauro" a Palazzo dei Diamanti dal 16 luglio al 1 ottobre 2023 con una speciale promozione*

Guido Harari. Incontri

La Fondazione Ferrara Arte e il Servizio Musei d’Arte del Comune di Ferrara presentano la grande mostra antologica dedicata a Guido Harari, un suggestivo percorso espositivo allestito nelle sale di Palazzo dei Diamanti con oltre 300 fotografie, installazioni e filmati originali, proiezioni e incursioni musicali, un set fotografico e incontri con l’autore. La mostra, organizzata con Rjma Progetti culturali e Wall Of Sound Gallery, ripercorre  tutte le fasi della eclettica carriera di Guido Harari: dagli esordi in ambito musicale come fotografo e giornalista, alle numerose copertine di dischi per artisti come Fabrizio De André, Bob Dylan, Vasco Rossi, Kate Bush, Paolo Conte, Lou Reed, Frank Zappa, fino all’affermazione di un lavoro che nel tempo è rimbalzato da un genere all’altro – editoria, pubblicità, moda, reportage – privilegiando sempre il ritratto come racconto intimo degli incontri con le maggiori personalità del suo tempo.

Il percorso espositivo prende le mosse dagli anni Settanta, quando Harari, ancora adolescente, inizia a coniugare le sue due grandi passioni: la musica e la fotografia.

Immagini e sequenze inedite, insieme a filmati d’epoca di backstage, videointerviste, il documentario di Sky Arte a lui dedicato e l’audioguida con la voce narrante dello stesso Harari conducono il visitatore nel cuore del suo processo creativo.

HARARI AA titoli

 

Agostino Arrivabene. Thesauro

La Fondazione Ferrara Arte e il Servizio Musei d’Arte del Comune di Ferrara presentano una mostra antologica dedicata ad Agostino Arrivabene. Quaranta opere realizzate dal 1985 a oggi sono raccolte sotto al titolo Thesauros – nella Grecia antica i piccoli edifici che venivano offerti alle divinità nei santuari – perché l’autore considera le sue creazioni come doni votivi e la pratica artistica come tensione verso il divino. Nei dipinti, eseguiti con tecniche tradizionali e materiali preziosi, si colgono gli echi dei grandi maestri studiati de visu sin dalla prima formazione: Jan van Eyck, Leonardo, Michelangelo, Albrecht Dürer, Rembrandt; padri nobili, come il geniale ferrarese Ercole de’ Roberti, che lo hanno guidato, e confortato, nella ricerca di una personalissima figurazione connotata da una forte carica visionaria e riferimenti simbolici ed esoterici.

Pittore e disegnatore colto e raffinato, dotato di una fantasia inesauribile e di una straordinaria intelligenza compositiva, Arrivabene percorre da sempre, con convinzione e coraggio, la strada della retroguardia, senza cadere mai nella citazione. Nei suoi lavori, sostenuti da una tecnica impeccabile, c’è semmai continuità, oltre che armonia, rigore, intensità. Lo dimostrano anche le preziose sculture e le pietre dipinte, che evocano naturalia e artificialia (rarità scoperte in natura o sapientemente create dall’uomo) o mirabilia (cose insolite, magiche, inquietanti) custodite nelle Wunderkammer assemblate da sofisticati collezionisti. Arrivabene rinnova temi mitologici, sacri e letterari, sfrutta le potenzialità dell’allegoria, scandaglia il mistero della natura, della vita terrena e di quella oltre la morte, eccede i limiti della conoscenza sensibile per conseguire un altrove, una realtà nuova, potente, mutevole, che esiste prima di concretizzarsi.

Come scrive Vittorio Sgarbi: «Di tutti i pittori figurativi delle ultime generazioni, dalla fine degli anni Settanta a oggi, appartenenti a diversi gruppi, Enzo Cucchi, Wainer Vaccari, Lino Frongia, Stefano Di Stasio, ammirevoli per l’esercizio e la tecnica spesso maturata sullo studio degli antichi, il più eccentrico, il più originale, il più sperimentale è certamente Agostino Arrivabene. Gli piace la pittura ambiziosa, gli piace la perfezione esecutiva, ma la sua fantasia lo porta verso soggetti estremi. Lontanissimo dalla realtà, è certamente il più onirico dei nostri pittori e le sue immagini sono lacerate e tormentate. È una continua metamorfosi che moltiplica le forme della realtà. Il disegno e la pittura sono per Arrivabene strumenti di conoscenza che richiedono concentrazione e applicazione continua, studio e confronti. I tempi non sembrano richiederlo per le tante finzioni che avevano reso irriconoscibile il volto dell’arte, ad ogni metamorfosi. Ed ecco Agostino rivederlo dietro la maschera, nei volti scoperti dei pittori amati: Werner Tübke, Lucian Freud, Odd Nerdrum, Antonio López García. Questi fari nella notte gli indicarono che la strada c’era ancora e la si poteva faticosamente percorrere. E questa è la sua partita con la pittura. Poi c’è quella con il sogno. Gran parte di ciò che Arrivabene racconta di reale ha solo l’apparenza.»

 

*promozione riservata agli intestatari di un biglietto ferroviario ITALO, da/per Ferrara avente data di viaggio precedente e/o successiva al massimo di 2 giorni rispetto alla data dell’ingresso all’Evento, possibilità di acquistare un biglietto d’ingresso a prezzo “ridotto” (10€ ) anziché “intero” ( 12 €)  sia alla biglietteria della mostra sia online tramite il sito di Palazzo dei Diamanti oppure sul sito www.vivaticket.com ; gli aventi diritto dovranno in ogni caso esibire il titolo di viaggio alla biglietteria dell’Evento per avere diritto allo sconto sul prezzo del biglietto;

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